lunedì 22 aprile 2013

GLI ITALIANI: OCCHI CHIUSI, ORECCHIE TAPPATE E LINGUA LUNGA

Adesso Basta

Sono veramente avvilito da troppi anni di nulla. La vecchia politica ha vinto di nuovo. Il parlamento Italiano è di nuovo presieduto nella quasi totalità da coloro che hanno affondato la nostra amata Patria. Agli italiani è stato reso un'altro schiaffo. Se non è cambiato nulla in alto, la stessa cosa succederà in basso. Un vergognoso riflesso. Sono incazzato con una parte di miei concittadini Pulsanesi. Sono consapevole che è difficile farsi comprendere. Comunicare è un’arte non so se sono dotato di questo dono prezioso. Penso non ci voglia per forza qualcosa in cambio per farsi intendere. Per ascoltare ci vogliono le orecchie, non la solita tediosa promessa di un favore o di un posto di lavoro. Ad ogni modo se non riesco a far udire le mie parole, cercherò scrivendo di usare un altro canale comunicativo. Speriamo che quella parte di Pulsanesi non sia oltre che sorda, anche cieca altrimenti la disfatta è totale per il nostro paese

La responsabilità non sarà più dei politici locali, bensì di quei  cittadini stessi che delegheranno loro il reggere e governare. Abbiamo svenduto il nostro potere personale a chi ha governato per niente, anzi siamo stati ripagati con lo squallore e il decadimento. Alzate la testa e guardatevi intorno.

Bocca larga
La bocca però è larga, come la lingua è lunga cari concittadini. Nel chiacchiericcio, da bar e piazza, ogni giorno trovi sempre chi si lamenta e non condivide la situazione attuale e passata del paese e della sua classe politica, (magari hanno pure votato gli stessi che criticano duramente, ma poi ci ricascano) in questo i miei  beneamati paesani sono i numeri “UNO”. Davanti alle responsabilità, al contrario, sono muti minuti e rassegnati, incoerenti tra quello che pensano e quello che dicono. Si lamentano come bambini e come tali vogliono risolvere i problemi. 


Dolore
So per certo che un essere umano per potersi accorgere di avere un problema e cambiare, deve superare quella che si chiama la soglia emotiva di massimo dolore. Mi meraviglia e mi lusinga che i miei concittadini hanno una resistenza al dolore sovrumana se ancora non cambiano modo di pensare e di agire. Sono decenni che il nostro paese vive quasi nelle stesse condizioni di un qualsiasi paese dell’Albania (mi scuso con gli Albanesi, con il debito rispetto era semplicemente un paragone, non  una questione personale).

Forse da quelle parti qualcosa la stanno creando grazie anche a qualche nostro connazionale che schifato dell’Italia cerca fortuna altrove. Al contrario "purtroppo" nel nostro territorio non arriva nessuno a creare qualcosa chiedetevelo il perché. Forse siamo ancora sottosviluppati ancora peggio del paese balcanico prima citato? Giustifichiamoci così: probabilmente perché  mancano le risorse principali come: l’oro, il petrolio, il gas i diamanti, l’argento, il carbone, il rame  soprattutto i cervelli, questi ultimi il bene più prezioso di tutti gli altri. Si proprio i cervelli, senza si va nella merda più totale. 

Dante e Virgilio L'inferno
Analizzatele le condizioni del nostro amato o odiato paese. Per comprendere, non ci vuole Virgilio a farcelo notare il nostro inferno. Il territorio Pulsanese, ha risorse naturali di grande impatto e d' ineguagliabile bellezza quali:  la costa marina, la campagna, i beni architettonici che vengono sporcati svalorizzati  lasciati al degrado. Le nostre fonti, quelli della vera ricchezza del territorio Pulsanese, non vengono potenziati per attrarre il turismo come invece lo fanno nei paesi avanzati e civili. Li, si vedono in azione i cervelli. Le idee cambiano il mondo, l’immaginazione la creatività e l’azione, creano ricchezza e benessere. Quanti di questi requisiti esistono o sono esistiti nella nostra Pulsano?

Basta colpevolizzare la classe politica locale, non posso e non me la sento di scaricare loro tutte le responsabilità del lento e costante ultraventennale decadimento, che non è dovuto alla crisi attuale. Evitiamo di prenderci in giro, assumiamoci la nostra parte di responsabilità.

Il saggio Fedro usava metafore e storielle per farsi meglio comprendere, quello che seguirà la interpreto così, considerando la Cortigiana, la classe politica e il Giovane, il popolo:

La cortigiana e il giovane
Seduzione Inganno
Una cortigiana bugiarda coccolava un giovane e lui, pur essendo stato più volte ferito da molti tradimenti, si mostrava tuttavia indulgente con la donna. 
Quella femmina piena di trappole lo lusingava così:

"Anche se tutti cercano di conquistarmi, facendo a gara con i doni, io però tengo a te più di ogni altro". Il giovane, ricordando quante volte era stato ingannato, disse: " Ti ascolto volentieri, gioia mia, queste parole, non perché siano sincere, ma perché mi fanno felice".

Chiedo un atto di coscienza ai miei concittadini a comprendere meglio chi sono i veri responsabili del decadimento, se permettono di farsi ingannare spudoratamente. A me sembra un evidente atto di corresponsabilità! Basta chiacchiericci e critiche da bar e piazza. Agite! Rispetto però coloro che si sentano felici come indicato nella storiella. Evitate di eccitarvi creando nella vostra mente pallide illusioni nel mezzo di una campagna elettorale facendovi sedurre perennemente da false promesse. I tempo dei Don è finito con la caduta della monarchia. I Borboni sono 152 anni che se ne sono andati, come anche il medioevo La sudditanza clientelare ve la create da voi continuando in questo modo. Pensate solo un attimo a chi ha governato in tutti questi decenni, credete abbia tenuto al benessere della collettività? Oppure vi hanno e vi stanno solo usando? Siete come una batteria, una pila, che viene usata al momento per accendere qualche radiolina stridulante per il periodo elettorale. Quando la pila si scarica, e loro "Vanno in Carica" scaricheranno anche voi. Non è un gioco di parole, riflettete.

False promesse
Quello che vi hanno promesso per anni lo potete avere benissimo informandovi meglio (siamo entrati nell'era delle informazioni). E’ un vostro sacrosanto diritto e come tale dovete reclamarlo. Evitate di svendere la vostra preziosa libertà. Ciò che vi  promettono lo ripeto, è già vostro di diritto, ancora non lo avete capito? 


Aprire bene gli occhi
Apri gli occhi “paisà”, perché non ti stanno dando proprio niente, ti promettono quello che è tuo. Che colossale paradosso!!!!! Loro sono al tuo servizio perché li paghi con le tue tasse per farti vivere meglio, è un servizio che stai pagando, sono tuoi dipendenti, non viceversa. Essi curano l’interesse della comunità e del territorio proprio come adesso e in passato lo hanno fatto con te. Evita di guardare con occhio sporco chi è stato favorito da questi signori, perché è un esempio di egoismo e scelleratezza. Apriteli gli occhi, fate del vostro conoscente un alleato e lottiamo per il bene di tutti, è così che avvengono i cambiamenti, in questo modo anche un solo tuo piccolo gesto manifesterà la tua grandezza, avrai fatto qualcosa per te come anche per gli altri. “La libertà è partecipazione” diceva Gaber. Non aspettarti solo un uovo per oggi, se tieni duro. Domani potresti avere molto di più, è un tuo sacrosanto diritto.

•      Non sei stanco delle stesse cose?
•      Come fai a sopportare ancora le stesse parole vuote?
•      Non ti sei rotto le palle di vivere in questo squallore?
•      Quanto tempo ancora vuoi vivere così?
•      Quando nascerà in te la voglia di cambiamento?

Evita di farti incantare nel periodo della campagna elettorale, non possono accontentare tutti gli abitanti, fidati di chi non promette nulla, ma ha sentimenti e proposte per migliorare la vita di tutti, e il vero affare lo farai TU!

Chiudo con un’altra favola di Fedro:
Il ladro e il Cane
Un ladro (la classe politica n.d.r.), di notte, aveva gettato a un cane (la fedeltà verso te stesso n.d.r.) un pezzo di pane, per vedere se lo poteva corrompere con il cibo (i tuoi bisogni n.d.r.).
"Ehi!", disse il cane. "Vuoi tapparmi la bocca perché non abbai in difesa della roba del mio padrone? (la tua coscienza n.d.r.) Disse al ladro.
Ti sbagli di grosso! Disse il cane. Questa tua improvvisa generosità m’impone di stare bene in guardia perché tu non tragga profitto “per colpa mia".

Chi diventa improvvisamente generoso, incanta gli ingenui, ma tende invano le sue trappole a chi la sa lunga. Siate fedeli a voi stessi, difendete quello che è già vostro.

Giustificarvi in futuro scaricando le vostre responsabilità sui politici, non funziona più! Abbiate il coraggio di cambiare e di ringhiare.
Perdonate il mio stato d'animo!

    Giovanni Carrieri
(Attivista M5S Pulsano)

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