 |
Wikipedia |
Secondo Wikipedia per Degrado ambientale s’intende il deterioramento dell'ambiente causato dall'impoverimento delle
risorse naturali quali: l'aria, l'acqua ed il suolo, la distruzione di ecosistemi e l'estinzione di flora e fauna selvatica.
Il degrado ambientale è una delle Dieci minacce ufficialmente proclamate dal Comitato
per le minacce ad alto rischio, delle Nazioni Unite.
Questa è l’eredità che lasceremo ai nostri figli? A giudicare da queste immagini, sì.
 |
Amianto, frigo e tv sulla parallela di via Lupara Foto A. La rocca |
Adesso chiudiamo per un istante gli occhi, torniamo
indietro nel tempo quando i bambini eravamo noi; si scendeva al mare in bici, si
passeggiava nel bosco, si attraversavano le campagne Pulsanesi, si giocava per
strada….non si vedevano discariche a cielo aperto.
Poi, che cosa è successo? Pulsano degradata
selvaggiamente. E’ facile dire è stata colpa degli amministratori che si sono
susseguiti nel passare degli anni. Verissimo, non lo metto in dubbio! Ricordiamo però che la colpa è in primis la nostra.
Perché? Non amiamo la nostra terra, non la rispettiamo, il degrado è lo
specchio del nostro paese e di chi lo abita. E’ più facile disfarsi di un
divano rovinato, un inutile elettrodomestico, vecchi giocattoli…. in una vicina
campagna invece di recarsi alla discarica, è più facile e sbrigativo, non si
paga niente, si risparmiano tempo e soldi!
Per arricchire e abbellire il paesaggio, i
cittadini Pulsanesi lo decorano con gomme d’auto, amianto, e quant’altro sia
inservibile. Donando gratuitamente al panorama un’immagine salubre,
affascinante, e decorosa per chi le scarica e per chi ammira le bellezze paesaggistiche Pulsanesi.
Lodiamo i cittadini che decorano l’ambiente con quanto scritto giacché hanno
deciso di far fallire le discariche autorizzate. Queste ultime in quanto ditte
preposte a tale servizio propongono un costo per lo smaltimento astronomico, e
il Pulsanese mica è fesso, non permetterebbe mai di far arricchire gli altri
smaltendo a pagamento i propri rifiuti.
|
Amianto e pneumatici sulla parallela di via Lupara. Foto A. La rocca |
La soluzione è semplice, si butta tutto per strada
e per i campi, così non solo abbelliscono il paesaggio, ma contribuiscano a
creare un ambiente salutare per prevenire malattie pericolose tipo il cancro o
altro. I più intelligenti e scrupolosi, se hanno un po’ di tempo da perdere le
sotterrano le loro gioie. Nella massa si distinguono bene gli ignoranti,
desidererei che si distinguessero meglio se gli organi competenti, ci tenessero
di più al territorio, usando la tecnologia per “premiare” e rivelare nomi e
cognomi dei cittadini, educandoli con questo a far comprendere che ignorano il
fatto che lo smaltimento prima o dopo avviene comunque e il costo è tassato a
tutta la cittadinanza compresi loro stessi che compiono questo vandalismo
gratuito.
 |
Via Monteparasco Degrado foto A. La rocca |
 |
Contenitore di amianto e sanitari da bagno in via Monteparasco Foto A. La rocca |
 |
Via Monteparasco Foto A. La rocca |
Voglio con la presente ribellarmi a questo scempio,
sensibilizzando gli organi competenti e lo stesso cittadino a fargli
comprendere che sul percorso di quella campagna passano in bici i nostri e
probabilmente i propri figli, respirando quell’aria malsana! Non è solo
dell’Ilva la responsabilità, dei nostri disagi fisici, è colpa anche degli
amministratori che non educano o puniscono i vandali in questione. Ritardano
biblicamente di bonificare le aree insudiciate e a rischio. Di questo anche noi
siamo responsabili, potremmo organizzarci e agire per collaborare con gli
organi competenti a denunciare questo scempio e ad alzarci le maniche
contribuendo a fare del nostro territorio un piccolo paradiso da custodire
gelosamente. Mandiamo i nostri figli a scuola per creare loro un futuro
migliore, nell’istruzione scolastica è compresa anche l’educazione
all’ambiente, ma poi cosa accade? Tornano a casa declassando gli insegnamenti
appresi sostituendoli con l’esempio selvaggio dei rispettivi genitori. Non è un
problema assumerci noi la responsabilità di educare i nostri bambini a
rispettare l’ambiente, tanto ci pensano gli insegnanti a istruire i nostri
figli per fare la raccolta differenziata. Noi invece, quale esempio diamo?
“Buttiamo via tutto insieme”! Vi chiederete
giustamente: Non ci sono gli appositi cassonetti e pattumiere per tale scopo! Si,
è vero, anche questo, Pulsano, infatti, è tra i pochi paesi a non aver fatto
ancora partire la raccolta differenziata, ma questo però non ci dà il diritto
di evitare di differenziare la spazzatura almeno per quello che si può fare al
momento, tipo la plastica, la carta e il vetro. Coinvolgere i nostri figli
dando loro l’esempio a questa sana abitudine, potremmo mettere le basi a creare
uomini e donne civili per il prossimo domani. Insegnare a un bambino a non
gettare le carte o qualunque altra cosa per strada è compito nostro, educarli a
usare gli appositi cestini, quel bambino di oggi potrebbe essere un potenziale
amministratore comunale del futuro. Una nuova generazione che potrebbe dare
maggior dignità alla nostra Pulsano!
 |
Pericolo Pista ciclabile Foto A. la rocca |
 |
Materiali di risulta edile. Foto A-La rocca |
Annamaria Delliponti
Giovanni
Carrieri